5 Solidi Platonici, un titolo altisonante per il bellissimo lavoro che Etnik ha ultimato a Battipaglia qualche settimana fa, un’opera di grandi dimensioni e imponente quanto basta per essere ammirata da tutte le sue angolazioni e oggi abbiamo pensato che era arrivato il momento giusto per presentarvela in questo nostro appuntamento dedicato alla street art.
L’opera di Etnik rientra nell’ambito del progetto Urban Area – open spaces, ideato da quei bravi ragazzi del collettivo romano a.DNA capitanati dal nostro amico Mirko Pierri, il quale, già attivo nella capitale da qualche anno, nel 2014 ha avviato una collaborazione con le amministrazioni di Battipaglia e Campagna per la realizzazione di interventi murali e laboratori didattici sia nelle scuole che nelle strade delle due cittadine salernitane con lo scopo di promuovere l’arte urbana come riqualificatore di aree e strutture dismesse.
In questa iniziativa la grande opera muraria (10×20) dell’artista italo svedese, di base tra Pisa e Firenze, è l’ultimo tassello di un puzzle composto già dai pezzi di altri numerosi artisti che vi hanno preso parte in passato come El Niño De Las Pinturas (Spagna), Luispak (Italia), Millo (Italia), Walter Molli (Italia), Trip (Italia) a Battipaglia e Mr.Klevra (Italia) e Ella&Pitr (Francia) rispettivamente a Campagna. I 5 solidi platonici che Etnik ha composto su una parete dell’Istituto Sandro Penna costruito su terreni confiscati alla camorra sono una chiara allegoria agli studi compiuti da Platone, in particolare in Timeo e Fedone, nei quali il grande filosofo greco ha assegnato ad ognuno dei cinque poliedri regolari un elemento naturale, al tetraedro il fuoco, al cubo la terra, all’ottaedro l’aria, all’icosaedro l’acqua e al dodecaedro l’universo, cinque elementi che nell’opera dell’artista, realizzata in meno di una settimana, prendono vita attraverso una combinazione di colori alla quale tutti noi appassionati delle sue incursioni urbane siamo abituati. Dunque, anche in questa occasione Etnik mette in campo la sua ricerca sulle composizioni geometriche che contraddistingue il suo stile e combinando ad essa uno spettacolo visivo per gli occhi dell’osservatore, il quale, di fronte a così tanta esplosione cromatica, assiste alla costruzione proprio di quegli elementi che la natura gli mostra in altre sembianze. Un esempio di come l’arte possa influenzare lo studio e la curiosità di tutti i fruitori dell’opera a cominciare proprio dagli alunni della scuola di Battipaglia che possono ammirare il lavoro di Etnik tutti i giorni.
Proprio al protagonista di questo intervento abbiamo rivolto qualche domandina. Buona lettura!
Come è nato il titolo di questa opera?
I tuoi prossimi progetti?