Il Wall Of The Week di oggi ha un sapore speciale perché questo sabato vi mostriamo i bellissimi lavori realizzati dall’artista brasiliano Apolo Torres per la quinta edizione del 25 novembre.org Stop Violence Against Women, il progetto artistico di Memorie Urbane e la Galleria Street Art Place nato per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne istituita dall’Onu nel 1999.
Dopo Alice Pasquini, Hyuro, Federico Draw e Sema Lao che hanno partecipato all’iniziativa nelle scorse edizioni questa volta è stato Apolo Torres a lanciare un segnale forte e chiaro contro la violenza sulle donne attraverso tre capolavori realizzati a Fondi, Terracina e Scauri che vanno ad aggiungersi a quelli già creati lo scorso anno all’interno del festival Memorie Urbane, nel quale ha impresso il pubblico anche con una mostra personale che molti di voi avranno di sicuro visto dal vivo.
Anche in questa bellissima iniziativa, nella quale tra l’altro tutti possono partecipare attraverso il crowdfunding nato per sostenere il progetto, l’artista nato a San Paolo nel 1986 e reduce da una mostra proprio nella sua città, ha tirato fuori dal suo cilindro magico tre bellissime opere che catturano l’attenzione dell’osservatore per la naturalezza dei volti delle sue protagoniste, donne e bambine, inserite all’interno di contesti apparentemente molto semplici e che hanno del quotidiano come una pausa caffè o studiare pagine di libri, attimi fatti di semplicità e condivisione ma che molto spesso danno spazio a pensieri e riflessioni sulle violenze verbali o fisiche subite magari proprio in quegli spazi, come le mura domestiche o le aule di scuola, nei quali è più facile essere il bersaglio prediletto. La semplicità dei volti unita alle peripezie cromatiche messe in campo da Apolo Torres rivelano ancora una volta la sua particolare predisposizione verso una rappresentazione quasi fiabesca del mondo circostante, una visione di ciò che sente e percepsce che viene edulcorata dalla sua fantasia nel creare storie e situazioni a tratti anche picaresche, che sanno di ingenuità e profumano di dolcezza.












